Dall’ intensa ricerca di BASF ha origine non solo Styropor®, ma anche l’innovativa materia prima Neopor®, la cui sostanziale evoluzione consiste nella combinazione vincente tra il polimero di EPS ed un prodotto organico naturale: la grafite. Quest’ultima, incapsulata all’interno della struttura cellulare, assorbe e riflette le radiazioni di calore migliorando sensibilmente le prestazioni isolanti del materiale. Quindi, grazie alla sua azione sulla conducibilità termica, i pannelli isolanti in Neopor hanno una capacità isolante maggiore del 20% rispetto ai tradizionali pannelli EPS. Questo moderno materiale isolante, si presenta sottoforma di minuscole perle contenenti gas espandente e viene trasformato in preformati e blocchi, così come lo Styropor. La differenza però non è soltanto distinguibile a occhio nudo, per il caratteristico color grigio argento. L’eccezionale effetto dei materiali isolanti in Neopor offre notevoli vantaggi ai progettisti e ai trasformatori. Rispetto al tradizionale EPS, il Neopor consente la realizzazione di costruzioni più snelle con un maggiore effetto isolante.
Negli anni il Gruppo PORON ha consolidato al massimo il rapporto con BASF, proprio fornitore, al fine di offrire al mercato prodotti sempre più evoluti e performanti. In particolare questa partnership ha consentito di legare fortemente il marchio “made of Neopor – provided by BASF” ad alcuni dei nostri prodotti, che godono quindi di una garanzia di qualità della materia prima e di notorietà sul mercato, anche a livello europeo. Oggi, grazie a questa sinergia la nostra gamma di prodotti a marchio ”made of Neopor” è in grado di assicurare a tutta la clientela: garanzia di materia prima selezionata e all’avanguardia prodotti sempre evoluti e performanti sostenibilità ed attenzione all’ambiente. E proprio guardando al futuro, il Gruppo PORON e BASF continueranno a lavorare insieme per rafforzare una partnership di successo.
Il principio di fondo alla base delle recenti normative in fatto di risparmio energetico è che “la maggiore fonte di energia è l’efficienza energetica”. Da questo assunto nasce la Direttiva Europea 2002/91/CE il cui obiettivo è migliorare il rendimento energetico del patrimonio immobiliare nella Comunita, considerando le condizioni locali e climatiche esterne, le prescrizioni relative al clima degli ambienti interni e all’efficacia sotto il profilo dei costi.
Il decreto legislativo n. 311 del 2006 modifica ed integra il precedente decreto 192/2005, in seguito al recepimento della Direttiva Europea 2002/91/CE relativa al rendimento energetico e al fabbisogno energetico nell’edilizia. E’ stato stimato che l’Unione Europea riuscirebbe a risparmiare, con adeguati interventi, almeno il 20% di energia rispetto all’attuale consumo, pari a circa 60 miliardi di euro all’anno.
Secondo questa stima una famiglia media potrebbe così risparmiare, a seconda del proprio consumo d’energia, dai 200 ai 1.000 euro all’anno. Nel bilancio energetico dei Paesi della UE, contrariamente a quanto si possa immaginare, un ruolo rilevante è rivestito dal settore civile e cioè dai consumi energetici per l’utilizzo e la gestione degli edifici a destinazione residenziale e terziaria. Tale settore incide per oltre il 40% sul totale della domanda energetica finale dell’Unione Europea. Come ottenere questo risparmio? Il miglior modo per ridurre la spesa energetica (sia essa solare, elettrica o originata da combustibile), non consiste soltanto nel trovare una fonte alternativa più economica, ma soprattutto nel limitare quanto più possibile il nostro fabbisogno di energia, pur non rinunciando al comfort abitativo.
Per questo motivo le norme ispirate alla Direttiva Europea 2002/91/CE nei vari Paesi dell’Unione, come ad esempio il nostro D.L. 311, fissano parametri di efficienza energetica che devono essere rispettati sia dagli edifici di nuova costruzione, sia da quelli soggetti a ristrutturazioni.
Attualmente la maggiore sensibilità e coscienza ambientale portano l’utente finale a scegliere determinati prodotti non soltanto in base al semplice rapporto qualità/prezzo o prestazione/prezzo, ma anche in base all’impatto ambientale del prodotto stesso. In questa ottica i prodotti in Neopor sono sicuramente tra i prodotti isolanti con il minor impatto ambientale. Innanzi tutto le prestazioni isolanti dei prodotti in Neopor sono tra le migliori attualmente in commercio, inoltre l’impatto ambientale di questo materiale è decisamente basso.
L’analisi LCA (Life Cycle Assessment) è un procedimento oggettivo di valutazione dei carichi energetici ed ambientali relativi ad un processo/prodotto, regolata a livello internazionale dalle norme ISO della serie 14040. Grazie a questa metodologia regolamentata a livello internazionale, è possibile determinare l’impatto e la compatibilità ambientale di un prodotto durante il suo intero arco di vita.
Il bilancio LCA dei materiali isolanti tiene conto anche della fase di utilizzo di questi prodotti e valuta quindi il credito energetico maturato con la riduzione di emissioni generate (ciò rende i prodotti in Neopor ancor più competitivo, sia per le alte prestazioni isolanti e quindi per la maggiore riduzione di emissioni in fase di utilizzo, sia per l’elevata durabilità nel tempo dei prodotti in Neopor).
Riassumendo i tre punti centrali di questo ciclo sono:
Energia inglobata nella fase di produzione del materiale isolante.
Energia spesa e/o risparmiata nella fase d’uso durante l’intera vita dell’edificio.
Energia impiegata per lo smaltimento o riciclo.
Secondo questi criteri di analisi, i prodotti isolanti in Neopor sono sostenibili ed eco-compatibili, poiché alle loro elevate prestazioni termoisolanti, associano un basso impatto ambientale. L’energia e il consumo di risorse ambientali impiegati per la produzione sono davvero bassi se paragonati ad altri materiali di diversa origine, inoltre i prodotti in Neopor sono totalmente riciclabili. In buona sostanza, la sostenibilità di un materiale e la sua eco-compatibilità non sono determinate dal solo consumo di materia prima, bensì dall’intero “ciclo di vita”: processo produttivo, fase d’uso e fase di fine vita.
Dalla continua ricerca Basf nasce la materia prima con aggiunta del nuovo Poly FR (Polystirene Flame Retardant).
I nostri prodotti “made of Neopor” contengono il nuovo “PolyFR”, il ritardante di fiamma polimerico, garanzia di eccellente isolamento termico per edifici ad elevata sostenibilità ambientale.
I nostri materiali isolanti sono pertanto realizzati in accordo ai requisiti dalla normativa Europea UNI EN 13163 e rientrano nella classe E di reazione al fuoco secondo la norma DIN EN 13501-1.